Italia 1806

Italia 1806

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Rizzi - Zannoni - Dim. 124x93 cm
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Opere uniche

L’Italia di Gio. Antonio Rizzi - Zannoni in quattro fogli imperiali con l’aggiunta dei luoghi e le strade postali. Pubblicata da Gio. Valerio Pasquali all’Ill.mo ecc... Daniele Dr. Francesconi ecc... Venezia. Epoca 1806 - scala 1: 248.000 circa - dimensioni 0,82 x 1,14. Questa bella ed esatta rappresentazione dell’Italia è la stessa di quella pubblicata dal libraio fiorentino Giuseppe Molini quattro anni prima, con l’aggiunta delle strade e delle stazioni postali. Deriva da una incisione su rame disegnata dal celebre geografo A. Rizzi-Zannoni, che ha diretto anche le fasi esecutive E’ montata su tela “a stacchi”, al fine di consentirne una migliore conservazione. La rappresentazione cartografica utilizzata è quella del Cassini, con il meridiano origine di Parigi. L’orografia è prospettica con ombreggio a luce obliqua. Contiene otto scale grafiche in antiche misure italiane, francesi, tedesche, e dei vari stati italiani. Particolarmente pregevole è il disegno del cartiglio posto in basso a destra che dona alla rappresentazione un aspetto artistico gradevole. La prima pubblicazione di questa carta venne annunciata nella Gazzetta Universale del 1802, come segue:

GAZZETTA UNIVERSALE N° 5
Martedì 22 giugno 1802, pag. 399
AVVISI


Giuseppe Molini fa noto al pubblico che nel principio del mese di luglio pr.mo pubblicherà una bellissima ed esattissima carta topografica dell’Italia, che a proprie spese e senza risparmio ha fatto eseguire dal celebre geografo di S.M. Siciliana Sig. Giov. Antonio Rizzi-Zannoni, ed incidere in due grandi rami sotto la sua direzione, della quale se ne dispenserà nella ventura settimana un Manifesto ragionato gratis. Il prezzo sarà di due zecchini e si assicura che non si è sinora veduto una sì bella ed esatta carta d’Italia.
(Questo giornale si pubblicava in Firenze due volte la settimana. Nacque nel 1773, morì nel 1811.)
Ovviamente una carta dell’Italia di così raffinata bellezza doveva per forza di cose essere realizzata e riproposta ricorrendo agli stessi metodi e utilizzando gli stessi materiali impiegati all'epoca. Sono note le difficoltà che gli incisori dei secoli passati incontravano nella preparazione delle matrici col metodo dell'incisione. I tempi d'esecuzione erano lunghissimi ed il lavoro eseguito non suscettibile di correzioni, a tal punto che non è difficile trovare nelle mappe qualche errore. Inoltre il numero di copie che era possibile realizzare era limitato, poiché le lastre di legno prima e di rame poi, sottoposte al ripetuto schiacciamento del torchio, tendevano a deteriorarsi rapidamente. Ma solo la tecnica di stampa rilievografica, la più antica espressione delle arti grafiche, permette d'avvicinarci ai risultati ottenuti dai nostri predecessori. Nella realizzazione di questa opera ci siamo avvalsi di questa tecnica, utilizzando esclusivamente un torchio manuale e lastre incise con maestria e precisione. Ogni soggetto diventa pertanto un originale che si differenzia dagli altri per piccole ma significative differenze. Il supporto su cui viene trasferita l'immagine è costituito da carta di puro cotone al 100% di conveniente grammatura, che conferisce all’opera una morbidezza e una flessibilità veramente uniche. Al fine di ricreare quell'atmosfera e quel fascino che le opere d'arte del passato sanno infondere, i fogli subiscono, manualmente e singolarmente, un processo di invecchiamento a base di sostanze rigorosamente vegetali. Anche questo procedimento contribuisce a differenziare ciascuna incisione dalle altre, perché l’intervento non è e non potrà mai essere uguale ed uniforme. Segue l'operazione di taglio e ancoraggio della carta su di una tela anch'essa in puro cotone che subisce, al pari del supporto cartaceo, una sapiente opera di invecchiamento. Obbiettivo primario di tutta l'operazione è l'intento di realizzare una rappresentazione cartografica ripristinata nella sua originale bellezza e recuperata nel suo valore storico-culturale. Ultimo, ma non meno importante adempimento, è la coloritura ad acquerello, effettuata da artisti del settore, che conferisce alla carta quella visione policroma di indubbio effetto scenico. La stesura del colore tiene ovviamente conto sia delle tonalità usate in origine sia delle modifiche che i secoli hanno apportato agli acquerelli utilizzati dai nostri antichi pittori, ottenendo un risultato capace di creare la piacevole sensazione di rivivere un lontano passato.

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