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Questa rappresentazione del planisfero del 1607 ad opera di G.I. Bavius racchiude in un solo colpo d'occhio l'intero mondo per come conosciuto senza soluzione di continuità.Questa cartografia colpisce per le ricchissime ed e esaurienti descrizioni e per la perizia tecnico-artistica.
Contrariamente a quanto sarebbe divenuto d'uso nei decenni successivi per descrivere l'intero mondo conosciuto, ossia tramite i classici doppi emisferi, il Blaeu ricorre ad una rappresentazione che si rifà a quella precedentemente introdotta dal Marcatore e tuttora valida, rivista e corretta, nella costruzione delle carte navali: il principio su cui si fonda la proiezione cilindrica, isogona e conforme, detta a latitudini crescenti di Mercatore consiste nello "stirare" sulla carta gli archi di meridiano in un rapporto inversamente proporzionale all'accorciarsi sulla sfera degli archi di parallelo procedendo verso i poli. Ne risulta un reticolato in cui gli archi di meridiano sono sempre più lunghi verso le latitudini estreme e i paralleli sempre più lontani tra di loro. Notevole l'indubbia bellezza estetica delle varie figure allegoriche di cui l'opera è cosparsa: gli splendidi cartigli, le raffigurazioni in basso relative ai quattro continenti (in cui spicca una minuziosa, "imperiale" Europa), le rose dei venti e le immaginarie mostruosità marine.
Realizziamo il montaggio su tela che rispecchia la procedura lavorativa più frequentemente utilizzata in passato, dovuta all'esigenza di ottenere una migliore conservazione delle rappresentazioni cartografiche, oltreché consentirne un più facile trasporto. Riproduciamo un lieve effetto di invecchiamento ottenuto mediante l'utilizzo di sostanze rigorosamente vegetali. La colorotura all'acquarello conferisce al soggetto una visione policroma di indubbio effetto scenico.
Tutto questo al fine di realizzare un prodotto che, sia per i materiali impiegati sia per la tecnica utilizzata, recuperi la bellezza ed il valore storico-culturale dell'originale.
Dimensioni: 207x83 cm - Stampa su tela acquerellata
Questa rappresentazione di Roma di G. VASI è una veduta a volo d'uccello, realizzata in dodici lastre.
Si tratta della pianta di Roma più grande mai dedicata alla città e mostra le caratteristiche tipiche dello stile preciso e minuzioso del Vasi.
Dimensioni: 113x72 cm - Stampa su tela acquerellata
Questa rappresentazione di Ostia di L. BLAEU tratta dall'opera "Theatrum Civitatum et admirandorum Italiae", edita in Amsterdam nel 1663, rientra di diritto tra le rappresentazioni cartografiche più belle dal punto di vista artistico. Realizzata a "volo d'uccelllo" la descrizione di questa città è ricca di particolari minuziosamente riportati che si inseriscono perfettamente in un quadro di insieme estremamente armonioso. Si tratta, di fatto, di un'opera unica e irripetibile.
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